martedì 27 settembre 2016

Teaser Tuesday #12




Teaser Tuesday è un'idea del blog Should be Reading, è una rubrica che si tiene di martedì. Per parteciparvi basta seguire le seguenti regole.

  • Prendi il libro che stai leggendo e aprilo ad una pagina a caso; 
  • Condividi un breve spezzone di quella pagina senza fare spoiler 
  • Scrivi il titolo e l'autore


Era una giornata bella, frizzante, con la limpidezza dell'autunno, la terra illuminata di foglie e il cielo tondo e azzurro come il cielo sotto cui il trenino era sfrecciato tanti anni prima. Non c'erano molte persone: io, Robert, una manciati di altri, tutti in nero, i loro volti una macchia indistinta nella luce del sole. Nella mia memoria spicca soltanto Robert, pallido, una caricatura del dolore. Mi faceva male guardarlo.
"Solamente fiori bianchi", così era stato detto l'annuncio sul "Cambridge News", e quel giorno ce n'erano a centinaia: gigli e rose e grossi crisantemi villosi e sfioriti che foderavano la tomba e il sentiero erboso e incoronavano la bara quando venne calata nella terra.

Il seme del male, Joanne Harris

giovedì 22 settembre 2016

RECENSIONE | La prima cosa bella

La prima cosa bella, Bianca Marconero
No spoiler

Non ho parole, non ho parole davvero.
Questo libro è allo stesso tempo un omaggio al nerd che c'è in questo mondo e una risata malvagia della scrittrice.
L'ho letto in viaggio, quasi subito dopo il Principe Spezzato e sono sconvolta. Chi è l'editor, chi il coach, chi il supporter, chi il team che ha portato il thé e i bounty alla scrittrice ricordandole che lei è capace di queste meraviglie? Perché se anche avrei voluto tirare una sprangata sui denti a Dante, ciò che mi ferma è il suo essere terribilmente umano.
E diamine, Bianca Marconero alle volte sa essere terribilmente prolissa quando si tratta dei pensieri dei personaggi, ma qui... qui è un genio, semplicemente perfetta, delicata, ed è il caso di dirlo, leggera.

Parlando della metaforica risata malvagia della scrittrice: se all'inizio ti tende il tranello di farti credere che Dante sia una copia carbone di Marco Cinquedraghi, subito dopo entra in scena con la scritta "Surprise".
Ogni antieroe è diverso l'uno dall'altro e gli antieroi di Bianca Marconero non sono da meno, in quanto complicati, diversi e terribilmente umani.
Non si scappa: Dante ti sta sulle scatole in una maniera assurda, pieno di pregiudizi e tanti altri difetti che altro che Marco, volevo rincorrerlo con qualcosa perché a prenderlo a pugni non è abbastanza.
E allo stesso tempo un po' lo ami perché in fondo, anche se ne ha fatte di cavolate, beh... non è morto nessuno, vero?



Lo stile ti cattura e il fatto che l'abbia letto in ebook mi ha fatto quasi gridare di delusione quando ho capito che il libro stava per finire.

Su questo devo aprire una parentesi: nella mia recensione de Il principe spezzato ho detto chiaramente che non mi piace quando l'autrice fa parlare i suoi personaggi in prima persona. De gustibus, non ci posso fare niente.
Nella precisione, è nel principe che non mi è piaciuto questo uso: sarà che con la terza persona si poteva essere più sibillini, sarà che ero in una pozza di feelings perché rivivere l'omicidio di Riccardo è masochismo puro... Quello è un pezzo di Albion piuttosto importante e rimango dell'opinione che avesse bisogno di un'altra passata di editor (ma continuerò a piangere ogni volta che lo aprirò).

Ritornando a Dante e alla sua storia, questo libro ha un solo problema: non puoi parlare per farne una recensione perché è semplice e allo stesso tempo complicato, non puoi parlare dei personaggi perché sono troppo complessi e fanno credere al lettore di essere uno stereotipo, quando invece non lo sono; non puoi parlare di quello che succede, perché rischi lo spoiler al minimo dettaglio.
Avete presente La migliore offerta, no?

Beatrice la immaginavo ogni volta con questo colore di capelli
I riferimenti a quei Dante e Beatrice sono un bel po': ho apprezzato tantissimo che non si fermasse al saluto di Beatrice, ma che ci fossero anche altri elementi che chi ha studiato Dante sa riconoscere, come ad esempio "quella che sta in mezzo", ossia la lista di donne fiorentine scritta da Dante e alcuni suoi amici.
Mi sorge il dubbio che ci fosse anche un po' di Petrarca e Boccaccio, ma giusto un filino.
Non mi ricordo tutti gli easter egg, che sono molti, notevoli e per nulla infastidiscono il lettore: questi spaziano molti temi, da quelli riguardanti gli innamorati del Dolce Stil Novo a quelli davvero davvero nerd, come The Big Bang Theory.


Pro: Assolutamente di parte
Contro: Risulta difficile immedesimarsi in Dante, forse perché è quel tipo di personaggio destinato a svolgere una sorta di catarsi in noi. Se non tenete bene in mente questa caratteristica dei protagonisti della Marconero, potreste avere delle difficoltà durante la lettura.

Giudizio



Rating

giovedì 15 settembre 2016

RECENSIONE CATTIVA | Non lasciarmi andare

Salve gente, generalmente i miei post hanno una sorta di intro, ma oggi non sarà così. A quel paese le intro, devo togliermi questo pensiero!

Non lasciarmi andare, Jessica Soresen
Recensione piena di spoiler


Ci sono libri brutti e poi ci sono libri bruttissimi. Questo invece è una categoria a parte.
Non lasciarmi andare mi ha ricordato il motivo per cui avevo litigato con la Newton Editore, ossia che alle volte pubblicano storie bellissime come La prima cosa bella, alle volte ... beh, questo.
Questo libro ha un sacco di cose sbagliate, primo fra tutte l'accozzaglia di elementi di libri diversi, come il ragazzo che entra dalla finestra, i drammoni alle spalle di entrambi e... non so nemmeno come definirla, l'assurdità dei personaggi?

L'intro è un capitolo che ti fa capire che è successo qualcosa e che quello che sta succedendo ne è il diretto risultato, ma nessuna spiegazione ci è data, giusto per costruire l'alone di mistero.
Salto temporale di circa otto/nove mesi: no, Lei, Ella, non è incinta, piuttosto è al college e sta partendo assieme alla compagna di stanza per le vacanze.
Le due partono, Ella e tale Lila hanno intenzione di andare a casa di quest'ultima, ma devono fare tappa a casa di Lei perché il viaggio dura troppo. Qui la prima delle incongruenze: dovevano rimanere lì una notte, rimangono per quella che sembra un'eternità.
COERENZA(gif)

Insomma, tra vecchi incontri e altre cose, scopriamo dal Pov di lui che negli ultimi otto mesi ha passato a cercarla e a fare in sostanza lo stalker, con nessuno che gli da una scrollata e gli dice "Ehi, bello, datti una svegliata, la vita continua senza di lei". Anzi, lo considerano normale o come "un periodo che sta passando".
Il loro incontro non è esattamente dei più felici: lei è cambiata, sembra in un qualche modo cresciuta, tanto che si veste in modo diverso e lui reagisce con un "Adesso ti vesti come quella zo**ola della nostra amica?" WTF
Non basta, dopo questa felice rimpatriata durante una festa a casa di lui, una volta mandati via tutti, Lui va a casa di lei (sono vicini di casa, che coincidenza) entra dalla finestra e si infila nel suo letto.
Citazioni, mi dicono.
L'assurdità di questa scena è che la coinquilina di lei lo vede e lo lascia fare, andando a giustificare in un secondo momento con "La tensione sessuale fra di voi era a livelli assurdi, l'ho capito fin da subito".
No, no, no. Se state leggendo e siete ancora coscienti, fatemi un favore. se un ragazzo entra dalla finestra e si infila nel vostro letto SENZA IL VOSTRO PERMESSO riempitelo di mazzate. Non è un modo per dire che dovete picchiarlo, voglio dire che dovete presentargli la vostra mazza da baseball a suon di colpi.


E niente, lui si comporta come il tipico scimmione di queste storie e mai una volta che lei lo prenda a schiaffi.
Se i problemi si fermassero qui non sarebbe un problema, ma questo libro ha improvvisamente deciso di essere la fiera del nonsense.
La mattina dopo i due si comportano come nulla fosse e lui la rimprovera per non aver mantenuto almeno un paio di contatti durante la sua assenza: un loro vecchio amico ha il cancro e sta per morire.
Arrivati lì le descrizioni del luogo sono fenomenali: da quella che era una roulotte in uno non meglio specificato luogo, l'abitazione del povero malato di cancro si ingigantisce, tanto che se appena entrati loro tre occupano molto spazio, una volta che se ne vanno e salutano il povero malato questo percorre "il lungo corridoio verso la sua camera da letto".


Ancora: il padre alcolizzato fa qualche breve comparsa, ma finisce sempre per rimanere sullo sfondo.
La figlia non lo avvisa del suo ritorno a casa, né si preoccupa del suo problema del bere, se non verso le ultime pagine perché altrimenti sarebbe passato un messaggio sbagliato.
Non mi disturba che abbia cercato di correggere il tiro verso le ultime pagine, mi disturba che non ci abbia pensato prima! Ad un certo punto il padre sparisce, dal lavoro chiamano dicendo che non si è presentato quella mattina e lei non si preoccupa minimamente, infatti quando finalmente esce di casa per cercarlo finisce per limonare alla grande con Micha, scordandosi totalmente di lui.



E questo non accade solo una volta: per portare la macchina di Lila dal meccanico ci mettono dei capitoli interi perché ... perché boh, hanno di meglio da fare, trovano conveniente fare la strada che passa su Marte. Logica.

Il rapporto dei due non avrebbe nulla di nuovo, se non che è la cosa più orribile che io abbia mai letto.
Escono assieme perché Micha impone la sua presenza, fanno le cose che vuole Micha perché è così che vuole lui e se si ritrovano in una bar e i posti a sedere non bastano, lei si deve sedere in grembo a Micha, con lui che nel frattempo armeggia con le sue mutandine sotto la gonna. WTF.
E qui non stanno nemmeno assieme!


Passi quando oramai c'è stato il primo bacio, che continuano ad avere gli ormoni a palla, tanto che mi stupisce che nessuno all'interno del libro gli lanci una scatola di preservativi, ma qui non stanno né uscendo ufficialmente né altro, sai soltanto che otto mesi prima si sono baciati e che lui si è intrufolato nel suo letto.
Non è soltanto l'atteggiamento da scimmione che lui adotta, è anche lei che lo lascia fare quando lui le mette praticamente le mani addosso e non ci trova nulla di male. Passa un messaggio sbagliatissimo e non va bene.
E non avete nessun bisogno che io vi spieghi perché tutto questo è profondamente sbagliato.

Il libro prosegue così, con drammi gettati in faccia al lettore  in maniera assolutamente random. Lui continua a fare lo scimmione, ha un incidente, ma dato che è una gara clandestina non possono chiamare l'ambulanza. Risultato: lo portano direttamente e in pochi giorni viene dimesso, nonostante lui sia arrivato con un ramo nella spalla.
La scena dell'incidente è stata davvero comica: lei corre verso di lui perché DEVE andare da lui, deve essere lì con lui e ci mette davvero pochissimo a raggiungerlo, quando fino a poche righe prima descrive  una pista lunghissima, tanto che lei non riesce a vedere lo schianto perché coperto da un sacco di alberi.


I soccorsi, non ne parliamo, scendono loro dalla macchina nonostante si siano decappottati e si lamentano del dolore quando sono solo due graffi. Addirittura, quando scoppia un litigio con lo sfidante, Evan, l'altro ragazzo a bordo, è in grado di tirargli un pugno nonostante abbia un braccio rotto.
Questa storia delle gare automobilistiche è solo l'ennesima buffonata, messa lì tanto per dire che lui è il bad boy e che, hey, mica scherziamo.
Tra l'altro viene nominato un certo Benny, campione e duro indiscusso perché pare che abbia fatto a botte con qualcuno e l'abbia ridotto davvero male. L'aura che aleggia intorno a lui è davvero potentissima, per cui nessuno si avvicina o lo sfida mai in una gara.
Poverino, mi ha fatto davvero pena. Probabilmente si è trattato di chissà cosa e adesso va alla pista per queste gare e nessuno se lo fila perché "è il cattivo".

Segue il nonsense, fraintendimenti che durano tre pagine e i due che non riescono a togliersi le mani di dosso finché il lieto fine non arriva smielato per tutti loro.

Chiariamoci: io adoro le letture leggere, se non fosse per loro non sarei mai arrivata alla fine di alcuni volumoni, quindi posso dire senza problemi che questo libro è una schifezza.
La domanda è un'altra: lettrici di YA e NA, non vi annoiano le trame fotocopia?
A quindici anni lasciai perdere l'urban fantasy perché oramai sapevo cosa aspettarmi in un libro e la cosa mi annoiava da morire. Ma io avevo quindici anni ed ero un'ingenuotta, voialtri che cosa mi dite?

Certo, se non esistessero queste letture io non mi divertirei a massacrarle pezzo dopo pezzo, ma ci si può divertire in altri modi e questo sicuramente non è il mio preferito.

venerdì 9 settembre 2016

RECENSIONE | Harry Potter and the Cursed Child







Titolo: Harry Potter and the Cursed Child
Autore: J. K. Rowling, Jack Thorne, John Tiffany
Casa editrice: Little, Brown Book group
Anno di pubblicazione: 2016
Prezzo: Onestamente troppo







Commenti divertenti che ho trovato in giro per internet:

"C'ha la copertina bella"
-Caleel

"NO"
-Ilenia Zodiaco

"I'll pretend this book never existed"
-Serena-Seriously

Salve Viandanti,  come promesso ecco la recensione del libro, anche se più che una recensione si tratta di una sorta di trattato vero e proprio.
C'è così tanto che vorrei dire, accidenti....
Innanzitutto questo libro ha ridefinito il mio personale rating: se prima il valore più basso della scala era "Che @€#&% ho letto", adesso il gradino più basso è "Ma ci ho veramente speso dei soldi?"
Mi sembrava davvero di avere a che fare con qualcosa uscito da Wattpad che per puro caso si era trovato con una copertina con su scritto "Harry Potter".
Lettori a cui è piaciuto, siete avvisati.

Partiamo dal punto principale: questo è un Pirati dei Caraibi, la vendetta.
Si sono ritrovati una storia, l'hanno sviluppata da cani cercando di favorire il protagonista, ma chi ne è uscito davvero bene è il personaggio spalla che fa battute comiche.

Inoltre non riuscivo a crederci, ma tutti gli spoiler sono veri! Se alcune cose hanno preso in qualche modo forma una volta inserite nel contesto, altre si sono rivelate davvero terribili e prive di senso.
La storia è una fanfiction del Calice di Fuoco, fatta e finita. Non c'è giustificazione che tenga: una cosa è il riferimento ad un'opera, un'altra è il miscuglio di elementi  di quell'opera senza un minimo di originalità.
Ad esempio, c'è un riferimento ad "A Very Potter Musical" quando si parla di Skinny Ginny, ma c'è una sorta di... pastrocchio di elementi della saga durante tutta l'opera.

Fine parte senza spoiler


Ed ecco la parte piena di spoiler.
Non so nemmeno da dove cominciare: ho iniziato che la storia mi sembrava davvero carina, i riferimenti c'erano ed erano abbastanza accettabili anche se Rose mi è stata sulle palle dal primo momento in cui ha aperto bocca.
Davvero?? Davvero tratti tuo padre in quel modo? Fossi stata figlia mia ti avrei tirato un paio di ceffoni che ti avrebbero fatto passare la voglia di parlarmi in quel modo.
Non me ne frega niente che si tratta di una gag, è una cosa squallida e basta.

Dov'ero? Ah si.

Ho cominciato la storia che mi sembrava una cosa carina che sembrava aver tutta l'intenzione di essere fatta apposta per avvolgere il lettore/spettatore nella nostalgia, infatti i miei primi pensieri sono stati "Okay, dove hanno combinato il casino?". La risposta non si è fatta aspettare, fino ad ora considero pagina 126 l'ultima pagina decente, poi è scoppiato il disastro.

Se avete letto gli spoiler, sapete com'è andata, è inutile riprendere il discorso: qualcosa si è perso per strada e per rimediare hanno fatto un frullato di libri di Harry Potter, soprattutto del Calice di Fuoco.
Un piccolo sassolino però me lo devo togliere: i viaggi nel tempo.
Una volta fatto il secondo viaggio nel tempo, l'universo alternativo in cui Voldemort uccide Harry non ha motivo di esistere, per un semplice motivo: se è Albus a modificare il passato portando all'uccisione del padre, non dovrebbe crearsi un paradosso temporale? L'universo non si dovrebbe ribellare o addirittura riscriversi come se almeno il secondo viaggio nel tempo non fosse mai accaduto perché chi lo ha modificato non è mai nato?
Non sto raccontando frottole, a prova di ciò che dico c'è l'ennesimo viaggio nel tempo fatto dall'universo alternativo in cui Albus non esiste, ma andando indietro nel tempo invece lui c'è.
Se lui non esiste nel presente non dovrebbe esistere neanche nel passato, giusto?

Doctor Who docet


I personaggi

Harry non è Harry. Dall'ultimo capitolo dei Doni della Morte mi ricordo che Harry era un padre fermo, non esattamente autoritario, ma tutto il contrario della persona presentatami. Non fai tre figli se non hai idea di come fare il padre e poi venirmi fuori con "ma io non avevo un padre" come giustificazione, santo cielo!
Dove me lo metti Silente, eh?
Quello che mi è stato descritto è un uomo pauroso, senza spina dorsale e leggermente isterico. Quali siano i suoi problemi non lo so, ma non è Harry e lo noti in tutti i suoi i comportamenti.
Il finale alla Mulino Bianco è stato il tocco di squallore che mancava al libro, ma tanto il mio cervello implorava pietà e probabilmente se n'era già andato a farsi un giro.

Hermione, signore e signori, Hermione. Si tratta del personaggio meno malriuscito, ma non mi ha convinto del tutto. Se l'adolescente Hermione impara a sconfiggere tutte le sue insicurezze per diventare una donna forte, qualcosa deve essersi perso in diciannove anni.
E ancora, GRAZIE JACK THORNE, GRAZIE. GRAZIE PER AVERMI RICORDATO PER L'ENNESIMA VOLTA CHE SENZA UN UOMO AL MIO FIANCO NON POSSO ASPIRARE ALLA VETTA DI UN QUALSIASI SOGNO, CHE SENZA UN UOMO AL MIO FIANCO NON POSSO CHE ESSERE UNA PERSONA FREDDA E ARIDA.
Non me ne frega niente di quanto questo possa essere un riferimento a Piton, è bastardo e misogino oltre che l'ennesima prova che l'autore (non la Rowling) sia incapace di produrre del materiale nuovo o di andare a sviluppare del materiale già esistente.

Il mio futuro incontro con Jack Thorne


Ron sembra un alcolista e come avrebbe potuto mettere da parte la sua carriera al Ministero per la famiglia se sembra che la sua storia d'amore con la bottiglia vada a gonfie vele?
Ancora una volta il ruolo di Ron viene sminuito, non è quella persona affettuosa, simpatica e ironica su cui puoi sempre contare, ma un tizio messo lì a caso come plot twist da usare nella narrazione. Miseriaccia.

Ginny, bah... credo che rileggerò uno dei libri della saga a caso per rivederla.

Piton poteva anche essere passabile e credere a Scorpius sulla parola in quanto Occlumante e ottimo Legilimens, ma il suo addio a Scorpius che è anche per Harry?
"Dì ad Harry che sono orgoglioso che Albus porti anche il mio nome" Wtf, se non è una cosa scontatissima questa, allora non so cosa lo è.
Se devi inserire una frase del genere devi andare coi piedi di piombo, anche perché con il rapporto tra Harry e Snape poteva esserti tutto e poteva esserci niente.
Ci ho pensato, mettendola sul "e se avessi dovuto scrivere io quella frase?" e la cosa è uscita davvero difficile, perché per come si sono chiuse le cose al momento dei Doni della morte tra Harry e Snape si poteva dire tutto e si poteva dire niente.
Chiunque si renderebbe conto che anche un semplice "mi dispiace" sarebbe bastato, visto come Snape si era comportato nei suoi ultimi sette anni.
Ancora: Piton è uno dei personaggi più complessi scritti dalla Rowling, se non della letteratura, perché se per Harry Silente è il padre che non ha mai avuto, Piton è quello che avrebbe potuto avere e uno dei suoi grandi "e se"; frasi scadenti come questa sono un pugno in un occhio.


E arriviamo all'elefante nella stanza, il nuovo Golden Trio: Rose, Albus e Scorpius.

Togliamoci di torno la prima: Rose, cosa non è Rose. Mi rifiuto di credere che lei sia figlia di Hermione o abbia qualche lontana parentela con i Weasley. Nessuna persona che condivida il corredo cromosomico con loro sarebbe così superficiale, menefreghista ed essenzialmente... stronza.

Scorpius e Albus sono l'anti Malfoy e l'anti Harry, adorabile il primo, rompipalle il secondo. Se Scorpius è complesso, Albus è piatto e quando l'autore ha cercato di renderlo interessante è andato completamente fuoristrada. O meglio: ha cominciato rendendolo interessante per poi diventare il miglior anticoncezionale della storia dell'universo.
Se per Malfoy junior è stata applicata la regola del "show, don't tell", con Albus ci sono stati dei momenti in cui è stata buttata fuori dalla finestra.
Scorpius si distacca dal padre e ne esce una persona adorabilina e teneramente nerd, Albus è speculare a Potter senior ed è un pugno in faccia. No, quello glielo voglio tirare io.
Credetemi, ne ho letti di personaggi scritti per essere appositamente odiati, Piton e Marco Cinquedraghi e quest'ultimo ne combina di peggiori rispetto ad Albus.
Sono indecisa se inserire o meno tutte le parti del libro che indicano che quei due sono gay e si amano da morire, tanto da essere buone per un remake di Dante e Aristotle snche se è evidente che qualcuno deve aver avuto paura e ha lasciato perdere tutto all'ultimo momento. O forse temevano una causa da Benjamin Alire Saenz.

SCORPIUS: Thank you for being my light in the darkness

SCORPIUS: Okay. Hello. Um. Have we hugged before? Do we hug?


Scena delle scale.    ALBUS enters and walks up one staircase. SCORPIUS enters and walks up another. The staircases meet. The two boys look at each other. Lost and hopeful – all at once. And then ALBUS looks away and the moment is broken – and with it, possibly, the friendship. And now the staircases part – the two look at each other – one full of guilt – the other full of pain – both full of unhappiness


SCORPIUS: Still, if I had to choose a companion to be at the return of eternal darkness with, I'd choose you.

ALBUS: No offense, but I'd choose someone massive and really good at magic

Non trovo la parte in cui viene detto "You belong together" perché riaprire quella roba sarebbe troppo.


Come sarebbe dovuta finire

Insomma, ho detto tutto quello che non mi è piaciuto (stendiamo un velo pietoso sulla vecchietta che sembra uscita da un film horror), ma nulla su quello che mi è piaciuto: Malfoy senior e Malfoy junior.
Draco Malfoy è l'unico personaggio la cui evoluzione in qualche modo si collega con quella della saga principale e mi è piaciuto tantissimo come è stata curata.
Scorpius per certi versi è Ron 2.0 misto all' anti Malfoy, ma riesce ad essere in qualche modo originale perché le insicurezze di Ron nei confronti di Harry erano totalmente diverse.
Tutto ciò, caro Jack Thorne, non porta acqua al tuo mulino, perché prova soltanto che sei capacissimo di scrivere una dannata storia e di curare i tuoi personaggi, quindi mi chiedo... cosa c'è che non va? Cosa è andato storto?
Ah, anche i costumi indossati in scena da Jamie Parker sono degni di nota.

Un piccolo tarlo durante e alla fine della lettura: molti personaggi sono stati solo nominati o del tutto dimenticati, nonostante alcuni di loro siano presenti ad Hogwarts durante lo svolgimento dei fatti. Non so se esserne infastidita o sollevata visto lo scempio fatto da questo libro.


Con questo vi lascio con ciò che avevo trovato in un post di tumblr quando ancora non era stata rilasciata nemmeno la trama, in cui ancora sognavamo l'ottava avventura.
Non ho trovato il post, altrimenti vi avrei postato lo screenshot, ma questo tipo di post è fin troppo comune su tumblr, per cui se vi siete imbattuti nello stesso post avvisatemi, a meno che non si tratti di un mio trip/sogno assurdo dovuto al delirio che mi aveva dato la robaccia che avevo letto.

Immaginate il Bambino Che è Sopravvissuto, ora a capo del dipartimento Auror, venga coinvolto in un'indagine che lo porta inaspettatamente in una casa di Babbani con un bambino magico. Il comportamento dei genitori e lo sguardo che gli rivolge il piccolo mago è fin troppo familiare ed Harry non può non rimanerne turbato.
Una volta tornato a casa, Harry guarda suo figlio Albus e ancora una volta quel bambino in un sottoscala non vuol lasciare i suoi pensieri; si rende conto così che quel bambino in grado di fare magie non è l'unico, non è il solo che si trova in quella situazione di terrore.
Allora Harry chiama i suoi due amici di sempre, Ron ed Hermione, e di fronte ad una tazza di té spiega loro che non è ancora finita. "Il mondo ha ancora bisogno di noi, ancora una volta"
E cavolo, se l'hanno cambiato.

E QUESTA, MIO CARO DREAM TEAM ROWLING, TIFFANY E THORNE, QUESTA è IL TIPO DI CARATTERIZZAZIONE, DI SVILUPPO DEL PERSONAGGIO CHE AVREI VOLUTO VEDERE, MISERIACCIA.



martedì 6 settembre 2016

Teaser Tuesday #11




Teaser Tuesday è un'idea del blog Should be Reading, è una rubrica che si tiene di martedì. Per parteciparvi basta seguire le seguenti regole.

  • Prendi il libro che stai leggendo e aprilo ad una pagina a caso; 
  • Condividi un breve spezzone di quella pagina senza fare spoiler 
  • Scrivi il titolo e l'autore

“Why don’t you get to the point,” she drawled. “I want to have a few hours of sleep tonight.” Not a lie. With every breath, exhaustion wrapped tighter around her bones.
“I would have thought,” Arobynn said, “given how close you two were and your abilities, that
you’d somehow be able to sense it. Or at least hear of it, considering what he was accused
of.”
The prick was enjoying every second of this. If Dorian was dead or hurt—
“Your cousin Aedion has been imprisoned for treason—for conspiring with the rebels here in Rifthold to depose the king and put you back on the throne.”
The world stopped. Stopped, and started, then stopped again.”
-Queen of Shadows, Sarah J. Maas

venerdì 2 settembre 2016

RECENSIONE | Il principe spezzato

Mi spiace dirlo, ma questa non sarà una recensione piena di fangirlo come per gli altri volumi della saga.
Arriviamo al punto, ossia il tallone d'Achille di Bianca Marconero: la scrittura in prima persona, quelle frasi che cercano di descrivere uno stato d'animo e che finiscono per essere molto articolate e davvero pesanti.
Nota una volta letto La prima cosa bella: okay, chi è l'editor, la cogiunzione astrale, l'amor che move il sole e l'altre stelle che ha aiutato Bianca Marconero durante la scritttura? Che le ha detto quando e dove stava esagerando? Perché quella è una signora scrittura in prima persona. 
Ho sempre guardato malissimo tutte le persone che non davano un rating maggiore di tre stelline a questa saga, nonostante il primo volume avesse tutto il peso del volume d'esordio, nonostante questa saga faccia sentire al lettore che la scrittrice ha talento ma è ancora un diamante grezzo.


Riccardo Cinquedraghi è un personaggio postumo della saga, anzi IL personaggio postumo, la cui ombra si insinua già nel primo volume ed esplode nel secondo, quindi immaginate il mio entusiasmo quando ho scoperto che lo spin off del secondo volume era su di lui.
Il mio parere a fine lettura è che questa non dovrebbe essere affatto una novella, piuttosto un libro a sé stante, di quelli che puoi leggere anche se alla fine non leggerai mai la saga, perché il potenziale c'è ed è questo ad irritarmi.
Sarà sbagliato il punto di vista, sarà sbagliato lo stile di scrittura, a mio parere meno curato rispetto al libro che dovrebbe accompagnare, ma la storia così non funziona.
Bianca Marconero è geniale, su questo non c'è dubbio, ma qui qualcosa è andato in cortocircuito.
L'omicidio di Riccardo avrebbe potuto essere gestito meglio, una fragile Morgana avrebbe potuta essere gestita meglio (anche se qui l'ho adorata più che mai), tutti i personaggi necessitavano di più cura e approfondimento, in primis le persone dietro il suo omicidio che qui hanno una scritta al neon che dice "assassino".
Questo è il problema: questa non può essere una novella, questa storia esige di essere un romanzo, di essere curata, dettagliata, a partire dal fatto che sono troppi gli "e se" durante tutta la narrazione: "E se " Morgana non avesse svelato niente, "e se" non ci fosse stato il jumper, "e se" si fossero parlati... troppo marcate le coincidenze, gli errori e tutto ciò che ha condotto Riccardo verso una morte precoce che trovo infinitamente ingiusta.
Ingiusta perché parole di troppo o troppo poche si sono messe tra lui e Morgana, tra lui e il mondo, tra lui e Marco che fino alla fine lo hanno guardato con occhi adoranti.
Avrebbe potuto avere tutto e invece ha avuto niente, in qualsiasi modo la storia venga narrata, scosso dal desiderio di essere il re della leggenda ed è questo che ti fa male, perché lui rappresenta una grande occasione sprecata, morto perché ha cominciato a fare la cosa giusta troppo tardi.
Ingiusto perché questa storia merita di più...
...ingiusto perché nel frattempo Bianca Marconero ti riempie di indizi e allo stesso tempo mantiene segreti pesanti come tombe.
Bianca Marconero. è un genio, è un Martin, non mi può fare uno scivolone come questo dopo avermi messo volutamente sulla strada sbagliata mentre leggevo Ombre.


Ottima la nuova luce in cui vengono presentati molti personaggi che nella saga principale sono ancora nell'ombra: che Angus trami qualcosa oramai è assodato, ma non mi aspettavo questo lato di Edoardo, il precedente Artù (adesso sappiamo perché Tommaso è uno stronzo, ha preso dal padre). Sono sconvolgenti le nuove domande sull'attivazione e soprattutto... cosa accidenti è successo cinquant'anni prima da portare Angus ed Edoardo su schieramenti opposti (sospetto Ginevra, ma con la Marconero può essere di tutto), ma soprattutto cosa ha portato Merlino E Morgana nello stesso schieramento, dalla parte dei nazisti.
E Marco... a parte quando scopre la verità su Riccardo, lo vediamo comportarsi come se fosse un figlio unico, qui finalmente è il fratello minore che nonostante tutto ama suo fratello maggiore e si fida ciecamente di lui; fino alla fine, ciò che pesa di più per Riccardo è l'amore e la fiducia incondizionati che il fratello gli riserva.

Devo fermarmi, perché nonostante non mi piaccia la forma in cui sia stato scritto, c'è tantissimo di cui parlare e finirei nello spoiler.


Decisamente, è la scrittrice in cima alla mia lista di "I hate to love you and I love to hate you", damn.

A questo voglio aggiungere una piccola nota personale: un'altra Bianca scrisse un altro libro che vide tre stesure. Scritto in risposta all'ondata di femminismo estremo di uno scorso decennio, Bianca Pitzorno lo riscrisse ( e il suo editore lo ripubblicò) tre volte perché la storia era troppo bella per essere letta solo in quell'ottica e devo ammettere che è il suo primo romanzo di cui ho amato il modo in cui mi ha spezzato il cuore.
Se mai questa Bianca decidesse di riscrivere questo principe, avrebbe tutto il mio appoggio.

Nel frattempo, enjoy the club "Siamo in lutto per Riccardo Cinquedraghi", questa settimana prenderemo il thé, i biscotti e tenteremo di resuscitare Riccardo.


RECENSIONE | Under the whispering door

Si, sono sparita, di nuovo. Dovevo studiare/lavorare/fare cose e il blog è stato messo da parte per organizzare tutto il resto. Sono sopravv...