lunedì 3 agosto 2015

RECENSIONE | Half Bad

Titolo: Half Bad
Titolo originale: Half Bad
Autore: Sally Green
Casa editrice: Rizzoli
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo: 15,00 euro

Trama:
La Magia esiste, ed è spaccata da una guerra millenaria. Appartenere a un fronte definisce il ruolo di ciascuno nel mondo, garantisce compagni e alleanze; ma soprattutto decide chi sono i nemici, che vanno giustiziati senza rimorso.
Nathan vive in una zona grigia: figlio di una maga Bianca e dell’Oscuro più terribile mai esistito, cresce nella famiglia materna, evitato da tutti, vessato dalla sorellastra, perseguitato dal Concilio che non si fida di lui e anno dopo anno ne limita la libertà, fino a rinchiuderlo in una gabbia.
La stessa guerra che divide il mondo della Magia si combatte nel cuore di Nathan, in perenne bilico tra le due facce della sua anima, che davanti alla dolcezza di Annalise vorrebbe essere tutta Bianca, e invece per reagire alle angherie si fa pericolosamente Nera.
Ma è difficile restare aggrappato alla tua metà Bianca quando non ti puoi fidare della tua famiglia, della ragazza di cui ti sei innamorato, e forse nemmeno di te stesso.


Recensione:
Ne è passato di tempo da quando ho letto il libro. In genere non ci metto molto a fare una recensione o se passa troppo tempo evito in generale di postarla, ma tenevo particolarmente a questa. 
Dovete sapere che sono un'eterna indecisa. Vi faccio un esempio: quando ho iniziato the100 ho visto un episodio dopo l'altro, sempre con il beneplacito del computer che ogni tanto mi moriva davanti mentre io ero troppo presa dai Bellarke per accorgermi della sua sofferenza.
Arrivato l'ultimo episodio della seconda stagione ero sconvolta, completamente priva di emozioni e incapace di premere il tasto play. Ho bisogno di una spinta emotiva per andare avanti in alcuni casi, nel profondo di me so che mi farò terribilmente male, ma amerò ogni secondo di quella tortura, non a caso la cover di Knocking on Heaven's door è ora sul mio cellulare, ascoltata non so quante volte.


Con Half Bad è stato lo stesso, quel libro aveva una gigantesca etichetta invisibile con su scritto "Broken Feelings".
Mi pento di averlo letto? Ahahahaha. No.
Un'altro dei motivi per cui ero riluttante a leggerlo era che avevo letto molte recensioni e uno punti sottolineati più volte è che sebbene sia molto scorrevole, non è un libro facile. Alcune cose non possono essere alla portata di tutti.
La storia di Nathan è piuttosto una storia di morale: c'è il Bene, c'è il Male e poi ci sei tu.
Nathan è cresciuto con sua nonna e i suoi fratelli. Sorella rompipalle a parte, è sempre stato trattato bene dalla sua famiglia. La sua famiglia è Bianca, i Bianchi sono buoni, lui vuole essere come la sua famiglia, come uno dei buoni.
Il punto di rottura in cui si rende conto della crudeltà dei cosidetti "buoni" è quando viene processato perché è quello che è, metà Bianco e metà Nero.
Ci sono un sacco di segnali che te lo fanno pensare, ne hai un vago sentore e una vocina nella tua testa continua a negarlo,ma dopo comincia l'inferno. Ho dovuto chiudere più volte le pagine perché quello che leggevo era troppo, eppure lo sentivo come troppo vero, tutte le azioni descritte potevano essere commesse da un essere umano.

Il personaggio di Nathan segue una storyline ben precisa, prevedibile forse, ma assolutamente coerente con quello che la scrittrice vuole dire. Trattato come una bestia dai suoi carcerieri che si professano dei santi, lui ad un certo punto comincia a comportarsi con un certo istinto animale, scappa, si nasconde... non è in grado di avere un rapporto umano decente in quanto gli unici veramente degni di questo nome erano con suo fratello e con sua nonna. Quando ad un certo punto è libero di agire prende delle decisioni che davvero non ho avuto la forza di rimproverargli. Finora è uno dei personaggi che meritavano veramente di meglio.


Nathan, a mio modesto parere
Annalise. Sembra più la Beatrice di Dante, osannata e considerata come l'unica cosa pura e bella della vita di Nathan. Non compare molto, giusto qualche toccata e fuga, ma è sufficiente per farsi una propria idea del personaggio.

Gabriel. Ooooh, amerete questo personaggio. Lo amerete da matti.



Pro: Ti fa riflettere, è un bellissimo esempio in cui si utilizza la storia per farti entrare a contatto con alcune tematiche.

Contro: Non è adatto a chi cerca una lettura leggera.



Rating:





Giudizio:


1 commento:

  1. Ho questo titolo in wish list da un bel pò e ne ho sempre sentito parlare davvero bene. Prima o poi ci metterò anch'io le mani sopra!

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